DENTOSOFIA

La Dentosofia (da dens, dente e sophia, saggezza), letteralmente la “saggezza dei denti”, è una tecnica terapeutica odontoiatrica che  riconosce alla bocca  e al sistema stomatognatico un ruolo centrale per l’equilibrio e la salute dell’intero organismo .                                                                                                                    I concetti della dentosofia derivano fondamentalmente dall’antroposofia, corrente basata sugli insegnamenti di Rudolf  Steiner, grande maestro di vita che sviluppò un metodo pedagogico oggi applicato nelle scuole Steineriane, diffuse in tutto il mondo .  Nella medicina antroposofica o staineriana ogni atto terapeutico viene eseguito nel riconoscimento dei legami che intercorrono tra il sistema anatomo - funzionale e la totalità del corpo e della mente. Un ruolo molto importante è attribuito al sistema odontostomatologico. I denti possano essere considerati specchio della nostra interiorità e la loro posizione nella bocca è il risultato di una serie di eventi che si sono svolti nella nostra vita sui diversi piani costitutivi dell’Essere umano: fisico, funzionale, psichico, affettivo, emozionale.  Il concetto di base  è che una malattia e i suoi sintomi sono da considerarsi manifestazioni di un conflitto psicoaffettivo .    Le malattie del cavo orale e soprattutto le malocclusioni e il posizionamento dei denti assumono un aspetto completamente diverso e la terapia è orientata ad aiutare a risolvere i conflitti psicoaffettivi di una persona e lasciare che i denti si posizionino da soli in armonia con l’individuo stesso e senza forzature meccanicistiche. Esiste, secondo la teoria della “saggezza dei denti”, un legame tra disturbi delle funzioni biologiche vitali, denti e la comparsa di svariate patologie. Ponendo attenzione massima all’olodonzia, che considera ogni dente collegato energeticamente con alcuni punti precisi dell’organismo, e valuta il singolo dente come parte integrante del sistema e non come una “cosa” a sé stante ed associato spesso a patologie organiche.Si caratterizza per l’approccio umanistico dell’arte odontoiatrica , utilizzando tecniche funzionali, che generano autoterapia in modo che il paziente con il proprio sforzo consapevole stimoli un processo di auto guarigione ed il riequilibrio delle funzioni neuro-vegetative.E’ proprio il miglioramento delle funzioni di deglutizione, di respirazione e di masticazione che innescano il cambiamento della bocca e l’allineamento dei denti. Questo processo di cambiamento, di riabilitazione delle funzioni, assume una importanza fondamentale nei bambini in fase di crescita in quanto l’armonizzazione strutturale che ne consegue si evidenzia nella successiva crescita cranio facciale.  Le tecniche che vengono applicate si basano sull’utilizzo del bio attivatore plurifunzionale di Soulet Besombes, associate a  speciali esercizi di fisioterapia del distretto cranio facciale e dell’intero corpo, sui principi e le tecniche di riabilitazione neuro occlusale ideate dal prof. Planas, tutti strumenti che stimolano l’organismo in modo dolce e atraumatico. Quindi non si utilizzano apparecchi ortodontici che forzano meccanicamente i denti a disporsi in una posizione terapeutica. Secondo queste teorie  ogni dente è posizionato, si caria, si rompe in un certo modo perchè risponde a squilibri psico - affettivi e  riportarlo forzatamente nella sua posizione "corretta" crea uno scompenso a livello emotivo e avrà un’altissima probabilità di recidivare,  cioè di ritornare nella posizione originale. A questo si aggiungono  terapie omeopatiche di supporto, valutazioni osteopatiche e craniosacrali, valutazioni posturali, ed anche un approccio pedagogico Steineriano. Per la cura della carie, secondo la dentosofia, si utilizzano tecniche meno invasive rispetto all'odontoiatria classica: il laser prende il posto del trapano e tutti i materiali usati sono possibilmente biocompatibili, questo sempre perché in dentosofia c'è un nesso imprescindibile tra denti, corpo umano, pianeta.